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prosa contemporanea

LUCA ARGENTERO

E’ questa la vita che sognavo da bambino? Le storie di grandi personaggi dalle vite straordinarie che hanno fatto sognare e commuovere generazioni di italiani raccontate da Luca Argentero.

SPETTAcolo ANNULLATO

Si avvisa la gentile clientela che per lo spettacolo E' QUESTA LA VITA CHE SOGNAVO DA BAMBINO? con Luca Argentero, inizialmente previsto per il 09 maggio 2020 ed in seguito posticipato al 19 marzo 2021, non è stato possibile programmare una data di recupero, si è dovuto quindi procedere all’annullamento dello stesso.
Le richieste di rimborso dei biglietti acquistati per questa data dovranno essere avanzate dal 04 maggio 2021 ed entro e non oltre l'11 giugno 2021 e dovranno seguire le seguenti procedure:
- Coloro che hanno acquistato i biglietti online dovranno rivolgersi direttamente al portale online.
- Coloro che hanno acquistato presso punti vendita Vivaticket autorizzati dovranno recarsi nel medesimo luogo d’acquisto (presentando il biglietto originale).
- Coloro che hanno acquistato presso punti vendita Ticketone autorizzati dovranno fare richiesta di rimborso tramite il portale online.
- Coloro che hanno acquistato presso la biglietteria del Teatro, possono presentarsi negli orari di apertura dello sportello (con il biglietto originale)
Tel: 0532-1862055 Email: biglietteria@teatronuovoferrara.com Whatsapp: 3463674215.

e' questa la vita che sognavo da bambino?

Luca Argentero in È questa la vita che sognavo da bambino narra le storie di grandi personaggi dalle vite straordinarie che hanno inciso profondamente nella società, nella storia e nella loro disciplina. Ricordati sia dal punto di vista umano che sociale, con una particolare attenzione soprattutto ai tempi in cui hanno vissuto. Luisin Malabrocca, Walter Bonatti e Alberto Tomba, tre sportivi italiani che hanno fatto tifare, ridere e commuovere varie generazioni di italiani.

Luisin Malabrocca, “l’inventore” della Maglia Nera, il ciclista che nel primo Giro d’Italia dopo la guerra si accorse per caso che arrivare ultimo, in una Italia devastata come quella del ‘46, faceva molta simpatia alla gente: riceveva salami, formaggi e olio come regali di solidarietà. Automaticamente attirò anche l’attenzione di alcuni sponsor, fino a farlo guadagnare di più l’arrivare ultimo che tentare la vittoria. Dopodiché, in poco tempo, è arrivata anche la popolarità. In lui le persone hanno riconosciuto l’anti-eroe che è nel cuore di ogni italiano. Tuttavia, insieme alla popolarità, sono arrivati nuovi sfidanti in una incredibile corsa a chi arriva ultimo.

Ancora, Walter Bonatti, l’alpinista che superò incredibili sfide con la roccia, il clima e la montagna. Arrivato a oltre ottomila metri d’altezza, quasi sulla cima di una delle montagne più difficili da scalare del mondo, il K2, scoprì a sue spese che la minaccia più grande per l’uomo è l’uomo stesso. Nonostante ciò, la grande delusione del K2 lo ha spinto ancora più in là, a mettersi alla prova in nuove sfide in solitaria, nuove scalate impossibili e infine a viaggiare in tutto il mondo. Tutto ciò per trovare la cosa più importante della vita: se stesso.

E infine Alberto Tomba, il campione olimpico che ha fermato il Festival di Sanremo con le sue vittorie. L’insolito sciatore bolognese che, con la sua leggerezza nella vita e aggressività sulla pista, è arrivato a essere conosciuto in tutto il mondo come “Tomba la bomba”. Uno dei più grandi campioni della storia dello sci che ha radunato intorno alle sue gare tutta la nazione, incarnando la rinascita italiana forse illusoria ma sicuramente spensierata degli anni ‘80.

Tre storie completamente diverse l’una dall’altra, tre personaggi accomunati da una sola caratteristica, essere diventati in primo luogo, ognuno a modo proprio, degli eroi.

Testi di: GIANNI CORSI, EDOARDO LEO, LUCA ARGENTERO

Musiche: DAVIDE CAVUTI

Regia: EDOARDO LEO

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